Alessandra Appiano, scrittrice

Ci sono incontri fortunati e se, come me, non credete alle coincidenze, di solito sono quelli che arrivano per insegnarti qualcosa. Alessandra Appiano, scrittrice giornalista conduttrice e autrice televisiva, è un personaggio pubblico noto: quando me l’hanno presentata ero piuttosto intimidita. Mi succede sempre in queste occasioni, merito anche di una mia innata selvatichezza che mi rende difficile gestire le pubbliche relazioni. In realtà, sono stata subito messa a mio agio da questa signora, che associa ad una indiscutibile bellezza una grandissima simpatia.

Da un punto di vista femminile, credo che donne come Alessandra Appiano abbiano molto da insegnare.

Innanzitutto, sembra banale ma è bene ripeterlo, fare bene il proprio mestiere: con serietà, preparazione, competenza. Dietro molti risultati di successo c’è tantissimo lavoro (ed umiltà), raramente mirabolanti colpi di fortuna. Perchè, come ha detto giustamente Chuck Close: “Sono i dilettanti a cercare l’ispirazione. Tutti gli altri si rimboccano le maniche e si mettono al lavoro”.

I veri professionisti, anche se sono famosi, non hanno bisogno di tirarsela. Lasciano la pratica di questo sport a chi deve coprire con le parole o mascherare con scintillanti abiti la propria vacuità. “Scrivere mi piace, e tanto. Però mi interessa sempre meno rappresentarmi come scrittrice, citarmi, parlarmi addosso. Ci vuole una tale vanità e sicurezza di sé nel propinare agli altri le proprie opere, che preferisco la grazia del dubbio. In un paese di mafie e di tromboni è un atteggiamento che forse sfiora il masochismo. Ma mi costa troppa fatica vivere da scrittrice. Preferisco vivere.”

La generosità e la capacità di donare. Senza calcolare il tornaconto,  senza valutare l’importanza strategica in termini di rendiconto personale del destinatario della nostra altruistica attenzione. “Per salvarci dall’aridità (il nemico più terribile dell’anima, che porta alla depressione) – ha scritto Alessandra – dobbiamo sempre coltivare un sogno, una visione, un progetto etico. Pazienza se saremo delusi…meglio acciaccati e vivi, che congelati nel cuore e nella mente.” Non è un caso che Alessandra Appiano abbia ricevuto nel 2013 l’Ambrogino d’oro per il suo impegno nel sociale.

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Alessandra Appiano è testimonial per Oxfam Italia.  Questa la sua testimonianza per la raccolta fondi 2016:

“La campagna raccolta fondi Oxfam ha avuto un riscontro incredibile. Oltre ai quasi 350.000 euro raggiunti (non abbiamo ancora dati certi al 100%, ma al più presto li comunicheremo) siamo riusciti a far conoscere meglio l’operato e il senso di questa grande organizzazione umanitaria che si pone l’obbiettivo di sfidare la fame (e le ingiustizie) nel mondo puntando sul coraggio delle donne. E siccome penso che sia meglio ringraziare due volte che non farlo, inizierei con Marco Fratini, che mi ha ospitato per primo, ad Omnibus, in una puntata interessantissima dedicata all’immigrazione. Poi: Luigi Paragone e Mara Maionchi che nella loro trasmissione radiofonica “La Giungla”, mi hanno dato ampio spazio; Gabriella Facondo e Massimiliano Niccoli, che in “Siamo noi” hanno affrontato con competenza il tema del cibo che deve essere sulla tavola di tutti; Cristina Parodi e Marco Liorni che hanno speso tutto il loro garbo e i loro sorrisi migliori per convincere i telespettatori a inviare un sms al 45509; Francesca Fialdini e Franco di Mare che oltre ad avermi ospitato a “Unomattina” hanno ripetuto l’appello più volte; Eleonora Daniele che mi ha addirittura invitato a una seconda puntata di “Storie vere”, perché non era soddisfatta dello spazio che mi era stato riservato nella prima. Concludo i ringraziamenti con Rita dalla Chiesa e Monica Setta che mi hanno voluto nell’ultimo round di “Le donne lo sanno” (Radionorba) per celebrare al meglio la solidarietà femminile. Purtroppo mancherà qualcuno in questo lungo elenco, e per questa dimenticanza chiedo perdono (con la scusante della stanchezza, che a questo punto si è fatta sentire). Infine il GRAZIE più grande va a Paola Lucidi che mi ha coinvolto in questa meravigliosa avventura, e che per prima ha creduto in me come testimonial Oxfam…Che dire ancora? Che solo quando ci spendiamo (gratuitamente, senza secondi fini) per gli altri tiriamo fuori il meglio dai noi stessi e dal destino. Nel mio nutrito drappello di amiche di salvataggio ora si sono aggiunte anche quelle che io chiamo le “Tanzania girls”: Angela e Giorgia, bravissime cooperanti Oxfam, e Carlotta, la migliore film-maker del circondario . E infine, ovviamente, grazie a chi ci ha sostenuto, credendo nel valore inestimabile della generosità.”

E ancora: la femminilità come valore positivo, indipendentemente da velleità seduttive.  Non mortifichiamo il nostro aspetto fisico perchè pensiamo che prendersene cura potrebbe far pensare che siamo delle stupidotte superficiali. Anche se siamo in un momento down della nostra vita, anche se il quotidiano è faticoso, anche se facciamo lavori pesanti, basta davvero poco: un po’ rossetto, un paio di orecchini carini. E poi, non dimenticare di portare sempre con sè la cosa più importante: un sorriso.

Infine, l’amicizia tra le donne è una grandissima risorsa, spesso sottovalutata e nascosta dietro stereotipi che vogliono vederci sempre come pollastre isteriche in competizione per il gallo di turno o pronte a prendersi a stilettate di tacco 12 per motivi professionali. Invece, quando le donne riescono a fare squadra, sono davvero imbattibili.

Come ha scritto sulla sua pagina facebook Alessandra: “In due giornate diversissime tra loro, ho potuto constatare quello che so da sempre: la solidarietà femminile esiste (e lotta insieme a noi…). Venerdì pomeriggio, al trucco, in Rai, prima di andare in onda a La vita in diretta, ho finalmente fatto due chiacchiere con Francesca Barra, che come me pubblica con la casa editrice Garzanti (e di cui le addette stampa, tutte femmine, mi avevano detto un gran bene). Ho scoperto una persona bella dentro e fuori (e che tra donne di diverse generazioni può nascere un’ amicizia costruttiva, lontana anni luce dai soliti cliché di invidie e gelosie). E sabato, madrina della prima edizione del premio letterario Verbania for Women, ho constatato quanto siano capaci di fare squadra le donne, creando dal nulla eventi importanti, spendendosi con altruismo e generosità per le cause in cui credono, a prescindere dal potere e dai vantaggi economici.”

E siccome parte integrante dell’amicizia è per me la gratitudine, trovo sia giusto e doveroso ringraziare Alessandra Appiano per i contributi umani e professionali che dà al mio lavoro.

 

©Maria Cristina Codecasa Conti

PS: Sul blog del mio sito Le Troisième Songe potete trovare la bio ed i link (oltre ad i contenuti scritti per il blog) di Alessandra Appiano.

 

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